Perché oggi il contenuto è più potente dell’advertising
I social non premiano più chi spende, ma chi sa comunicare. Il contenuto è la nuova pubblicità virale, coerente e capace di costruire attenzione.
Il contenuto oggi batte l’advertising classico
Nel mondo della comunicazione digitale, c’è ancora chi crede che i social network siano un luogo dove regna il trash, dove il contenuto virale è appannaggio di un pubblico poco evoluto, e dove i meme siano roba da adolescenti.
Niente di più sbagliato.
Oggi il contenuto – ben pensato, coerente e riconoscibile – può ottenere risultati che nessuna campagna pubblicitaria tradizionale riuscirebbe a eguagliare.
Il caso studio: un reel, Paolo Bonolis e un boomer
Un account Instagram gestito da un boomer posta reel con scarse interazioni. Poi qualcosa cambia: compaiono video di Paolo Bonolis in contesti informali, senza regia, senza editing.
Solo Bonolis, con la sua ironia.
Risultato?
I video diventano virali. Vengono condivisi, remixati, memati. Fanno più views di tutto il resto dell’account.
Questo dimostra una cosa fondamentale: non ha vinto l’algoritmo. Ha vinto il contenuto.
I social non sono per gente stupida
Frasi come “piace solo perché è trash” sono una scorciatoia. Ma la realtà è diversa.
Nota
Meme, reel ironici e post “cringe” sono strumenti linguistici. Non definiscono il pubblico, lo attivano.
E chi li fruisce, spesso, li capisce perfettamente. Sa che sono ironici. Sa che sono voluti. E ci interagisce proprio per questo.
Il contenuto intrattiene, ma aiuta anche a vendere (meglio)
Un errore comune? Pensare che si debba postare solo ciò che è pertinente al proprio business.
Attenzione
Se pubblichi solo quando hai qualcosa da promuovere, non sei rilevante. Né per l’algoritmo, né per il pubblico.
L’attenzione si coltiva. Non si compra.
Caso: Ryanair
- Posta meme e gag nonsense
- Costruisce abitudine
- Crea familiarità
- Quando arriva un annuncio vero, il pubblico è pronto
L’algoritmo non premia la coerenza con il brand
Premia la coerenza con l’attenzione.
Alcuni casi reali da conoscere
Ryanair
Campione di meme marketing. Gag visive, commenti ironici, interazione altissima.
Denny’s USA
Fast food virale su TikTok grazie a contenuti nonsense e perfettamente nativi.
Gucci – #TFWGucci
Campagna con meme volutamente brutti per portare l’alta moda nella cultura pop.
Netflix – Bird Box Challenge
Film promosso senza ADV, ma con una challenge virale e contenuti generati dagli utenti.
DollarCurlClub
Meme educativi per spiegare la cura dei capelli ricci. Risultato: fidelizzazione del pubblico.
In conclusione
Il contenuto non è un veicolo. È la strategia.
Se ogni tuo post è un volantino, sei spam.
Se ogni tuo post è una serie, la promozione diventa l’episodio più atteso.
Questa è la nuova logica dei social:
- Creare un linguaggio riconoscibile
- Alternare leggerezza e rilevanza
- Servire contenuti “seri” solo quando il pubblico è pronto
Non conta quanto spendi. Conta quanto bene riesci a farti vedere senza chiedere attenzione.